I Relatori
Edoardo Boncinelli - Direttore SISSA, Trieste
Abstract
Cinque generalizzazioni, molto personali, su ciò che negli ultimi
30 - 40 anni abbiamo imparato sul funzionamento della mente come base dei processi
di apprendimento:
1. scelta discreta obbligata; la mente è almeno in parte elaborazione
di informazioni provenienti dai cinque sensi, ora è interessante scoprire che i sensi
più che "osservare" il mondo, lo "interrogano" con domande precise che ammettono
solo un numero discreto di risposte.
2. amplificazione progressiva delle differenze e degli scarti; se già i
sensi eseguono esplorazioni "discrete", questa "discretezza", per così dire, si amplifica
via via che procede verso il cervello.
3. principio della fovea; consideriamo la rètina dell'occhio; non tutta
è ugualmente sensibile, ne esiste una parte molto più sensibile delle altre, la fovea.
Noi vediamo genericamente e, se vogliamo vedere con precisione, allora dobbiamo girare
la testa in modo da inviare l'immagine sulla fovea. Ma è un po' tutta la vita che si
gioca tra il dettaglio preciso e il generico, in particolare così sembra funzionare
pure la nostra "razionalità limitata".
4. indissolubilità di percezione e motricità; conoscere il mondo vuol
dire agire su di esso.
5. la coscienza; capacità di rendersi conto di cosa si sta facendo, s
entendo, vivendo.
In tutto questo quadro sembra assente la vita affettiva, ma in realtà non può esserci nessuna
conoscenza senza coloritura affettiva e non c'è emozione senza contenuto cognitivo.