I Relatori
C. Dweck - Columbia University (USA)

Abstract
Molti psicologi che hanno studiato l'apprendimento non hanno preso in considerazione la motivazione, non ritenendola importante o interessante, ma un semplice fattore quantitativo che gli studenti comunque possiedono.
Noi adottiamo una prospettiva diversa: la motivazione non è una quantità ma un "contesto" nel quale gli studenti svolgono il proprio apprendimento.
Vorremmo dimostrare qui il potere di questo contesto per ottimizzare l'apprendimento, così come emerge da alcuni studi e ricerche recenti, nell'ambito delle quali si è dimostrato che una modificazione del contesto motivazionale comporta una modificazione delle abilità d'apprendimento e quindi migliori risultati.
Il primo e più importante contesto motivazionale da considerare è la differenza tra gli studenti che adottano una teoria dell'intelligenza statica, detta "teoria dell'entità" (questi studenti credono che la loro intelligenza sia un tratto fino della loro personalità) e quegli studenti che al contrario adottano una "teoria dell'intelligenza incrementale" (questi studenti ritengono modificabile la loro intelligenza).
Si è dimostrato che questi ultimi ottengono mediamente risultati migliori.